Un sorso di sidro, un paio di ostriche ed un vento sferzante. Sono questi gli ingredienti del Finistère, un luogo prima di tutto interiore che assomiglia ad un crogiolo dove vengono forgiate idee e nuove passioni.
Invece che il fuoco il crogiolo è colmo di acqua ribollente. Una spuma primordiale che richiama la creazione di un tutto.
Seduto su questa scogliera mi lascio trafiggere da questo vento incessante mentre il sole affonda nell’oceano e all’improvviso è tutto buio.
Rimane solo quel rumore, costante, instancabile, di acqua che si infrange sulle rocce.
Come fanno ad essere ancora lì quelle rocce? Come riescono a resistere da milioni di anni a questo incessante martellamento?
Forse è inutile porsi tante domande, è di gran lunga più utile ascoltare e contemplare.