Quando penso alla relazione tra roccia ed acqua, da cui il nome di questo progetto “Rocks and Water“, non posso che pensare ad un rapporto conflittuale.
Non si può certo dire che abbiano bisogno le une dell’altra, ma è innegabile che spesso le troviamo abbracciate in un tutt’uno difficilmente inscindibile.
Quello che più mi affascina di questo rapporto, e che ho cercato di approfondire con questo progetto “Rocks and Water“, è l’antagonismo tra la staticità della rocce e la dinamicità dell’acqua. Due caratteristiche imprescindibili intrinseche di questi elementi.
Penso alle rocce come ad uno degli elementi più longevi di questo pianeta, e poi penso all’acqua, forse l’elemento principale di distruzione proprio delle rocce. C’è un che di anacronistico in tutto questo. L’acqua infatti, che ha come suo fine ultimo quello di evaporare, che ha una consistenza sfuggevole, è però in grado di erodere, e col tempo disintegrare, la roccia. Beh questo è semplicemente fantastico.
Penso ad una roccia in fiume, la roccia nel tempo sarà sempre lei, un unico elemento minerale, un tutt’uno inscindibile, a prima vista. L’acqua che invece la bagna non è mai la stessa, in ogni secondo che passa una nuova acqua bagna e corrode la roccia.
“Rocks and Water” racconta l’intima e dolorosa relazione che intercorre da milioni di anni tra le questi due elementi fondanti il nostro mondo.