E’ con questa idea di immaginazione che ho raccolto una serie di immagini che raccontano una ristretta porzione di territorio che si sviluppa intorno ai laghi Santo e Baccio nell’alto appennino modenese.
Una zona che offre all’occhio curioso innumerevoli spunti per immaginare un paesaggio che era e che sta inesorabilmente scomparendo sciogliendosi e modellandosi in fiumi di roccia e materiale organico.
Ho cercato di immaginare questi luoghi quando la roccia era ancora tagliente, quando gli specchi d’acqua non erano altro che coperte di ghiaccio azzurro, quando le migliaia di alberi erano solo muschio.
Ho cercato di immaginare la mia storia senza i fronzoli moderni, abbandonandomi all’esplorazione, al batticuore, alle sorprese.