Come ogni anno in occasione del santo patrono l’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco, organizzano una serie di eventi a respiro medioevale che culminano con l’attesissimo assalto al castello.
Quest’anno, complice la caduta di mercoledì, i festeggiamenti si sono protratti per 5 giorni. Il risultato non è certo stato dei più esaltanti, almeno dal mio punto di vista. E’ evidente che protrarre per tanto tempo l’evento diluisce l’afflusso delle persone dando quell’ineluttabile sensazione di appuntamento poco interessante e/o male organizzato. Ma da buon formiginese quale non sono, anche io sono sceso in piazza per ammirare la magnificenza dell’assalto al castello. Appuntamento che nel corso degli anni ha perso un po’ il suo fascino, vuoi perchè le novità inserite man mano non sono riuscite a mantenere alto il mio interesse, vuoi perchè metà della serata risulta irrimediabilmente inutile per chi non è in prima fila, ovvero il 99% dei presenti.
Ma non tutto è da buttare, con tutte queste persone l’attenzione viene catturata inevitabilmente da loro e dai visi in trepidante attesa nella calda notte agostana.
Vengo attirato da queste due donne a poca distanza da dove mi trovo. Due amiche venute insieme per assistere allo spettacolo. Una fotografa il castello con il cellulare mentre l’altra continua a guardarsi intorno impaziente come se cercasse qualcuno o, forse, si nascondesse da qualcuno.
Sono sempre molto incuriosito dai visi delle persone, e rimango a fissare queste due donne. La torre del castello svetta tra loro come a volerle dividere. Poi si guardano reciprocamente. L’attesa è quasi finita.
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