Piccoli o grandi che siano gli agglomerati urbani è pressoché impossibile non imbattersi in zone fatiscenti e lasciate a se stesse. Come ogni zona inanimata, se lasciata a se stessa, degrada alla velocità della luce. Non ci sarebbe nemmeno il bisogno dell’intervento umano per accelerare il processo, ma pare che questo sia impossibile.
Mi trovo quindi a 20 metri dalla Manifattura dei Marinati a Comacchio, sede tra l’altro dell’ente Parco del Delta Po e ammiro questo nulla edilizio guardato a vista da 2 piccioni che affacciati ad un davanzale di una finestra sfondata, mi guardano come le comari guardano con sospetto ogni straniero che si aggira per le vie del paese.
Non so bene a cosa sia servito nel passato questo complesso, appare però chiaro che nel suo futuro c’è poco o niente in programma. Mi piace questa saracinesca, probabilmente di un magazzino, che sfoggia un bellissimo color ruggine amplificato dal sole di prima mattina, ma ancora di più mi fa “sorridere” la scritta “Errani imbruion”, triste verità che apposta sui muri di questa decadente struttura, trova il suo giusto inquadramento.
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