Il Monte Piana, già punto strategico durante la Prima Guerra Mondiale ed oggi sede dell’omonimo museo all’aperto, offre uno spaccato a 360° sulle Dolomiti. Si ha un po’ l’imbarazzo della scelta su dove volgere lo sguardo.
Giusto per ricordarne qualcuna: a nord la Punta dei Tre Scarperi, la Croda dei Rondoi, la Croda dei Baranci, il Picco di Vallandro; verso ovest la Croda del Becco e la Croda Rossa; verso sud il Monte Cristallo, il Piz Popena, il Gruppo del Sorapiss, il Monte Antelao ed infine verso est il Gruppo dei Cadini, le Tre Cime di Lavaredo, il Monte Paterno.
Questo è per me il cuore di pietra pulsante delle Dolomiti. Qui si ha l’opportunità di immergersi anima e corpo con l’ambiente, fondersi con la roccia, respirare l’acqua che scorre nei ruscelli.
Aggirandomi sul pianoro sommitale non posso non pensare a quanto debba essere stato duro presidiare questi luoghi durante la guerra, a quanti patimenti di fronte a tanta bellezza; mi chiedo con sincera curiosità cosa pensassero quegli uomini di questo ambiente, di questi monti, di questa Natura…
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Monte Cristallo (3221 mt.)
© Ma.Ni. Adventure photography
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