Vorrei affondare le mani nella terra e stringere i pugni raccogliendola.
Vorrei abbracciare ogni albero che incontro lungo il mio cammino e sussurrargli parole di incoraggiamento.
Vorrei camminare fino ad essere esausto seguendo solo il mio istinto.
Vorrei respirare un’aria diversa da quella dei gas di scarico per sentirmi vivo.
Vorrei sgranare gli occhi mentre guardo il sole all’orizzonte.
Vorrei bagnare questa terra con le mie lacrime di gioia.
Vorrei recuperare una relazione con la natura che sento mancarmi.
Vorrei che mi si restituisse un ambiente nel quale non aver paura di morire per l’inquinamento.
Vorrei salire ogni giorno su di una montagna.
Vorrei guardare le quinte dei monti che si spingono fino a dove il mio sguardo non riesce più ad arrivare.
Vorrei ascoltare il silenzio di un bosco, la voce del vento, l’urlo del temporale.
Vorrei sentire il rumore della neve che cade.
Vorrei poter piangere senza paura di essere giudicato.
Vorrei urlare al cielo la rabbia che si accumula dentro di me.
Vorrei semplicemente essere lasciato in pace di morire come io voglio.
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