E’ sempre uno strazio alzarsi a certe ore del mattino. Magari fuori sai che fa freddo. Il buio non aiuta. Insomma: tutto rema contro!
Ogni volta è una lotta tra la tua mente, piena di pensieri astratti, ed il caldo tepore invece molto concreto che senti sotto le coperte. Non esistono tecniche o tattiche ad hoc, quando bisogna buttarsi giù lo si fa senza pensarci troppo perché a volte è proprio quel pensiero di un nano secondo di troppo che ti blocca nel letto e quel fatidico “ancora 2 minuti” si trasforma in un paio di ore.
E allora via, fuori dalle coperte, ci si veste in fretta, con il chiodo sempre più fisso nella mente del “ma chi me lo ha fatto fare”, e in men che non si dica ti ritrovi in strada.
Poi, quando con il passare delle ore, percepisci i cambiamenti nell’ambiente che ti circonda, cominci ad assaporare quella sensazione di “unicità” dovuta sopratutto al fatto che intorno a te non c’è nessuno che in un modo o nell’altro è in grado di disturbarti. E’ proprio in quel momento che comprendi come la ricompensa di quell’immane sforzo fatto solo poche ore fa, ora ce l’hai sotto gli occhi.
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