La luna ci guarda sorniona mentre nella penombra della sera rientriamo verso casa. La neve scricchiola sotto i nostri scarponi. Il fiato si condensa sulla barba.
Il bosco muta la sua forma e da luogo fatato, velocemente si trasforma in sinistra presenza. E’ come se le ombre lunghe della sera uscissero letteralmente dal bosco protendendosi su di noi come a non volerci lasciare uscire.
A fatica guadagnamo la radura nella neve alta. Getto uno sguardo verso il cielo e lei è sempre lì, immobile eppur in movimento. Lucida e vivida in un cielo limpido. Ad ovest invece gli ultimi fuochi incendiano un cielo denso di nubi.
Fa piuttosto freddo, anche se quest’anno il vero freddo non si è ancora visto. Oggi è il primo giorno di febbraio e fino ad un paio di ore fa si stava comodamente in felpa. Bisogna prenderne atto.
In generale il tramonto mi è sempre piaciuto, ma i tramonti invernali hanno un sapore diverso. Sarà che spesso le condizioni climatiche non sono per niente favorevoli, sarà per quella luce fredda riscaldata solo per pochi attimi mentre il sole sprofonda ad ovest. Non so, forse è solo perché l’inverno per noi ha un significato del tutto particolare e lo viviamo in maniera simbiotica con l’ambiente.
Il momento del tramonto, per quanto mi riguarda, è una dimensione assolutamente privata ed esclusiva che cerco di mantenere tale per non sporcare questa sorta di idillio che nel corso degli anni ho imparato a costruirmi.
I tramonti non sono per tutti, i tramonti invernali sono per pochissimi.
Solitudine, silenzio. Due elementi che danno un sapore esclusivo a questi momenti. Per un breve tempo ti senti in pace con te stesso. Sono momenti indispensabili per sopravvivere là fuori e qui dentro.
Ma veniamo agli aspetti un po’ più pratici, i tramonti invernali richiedono molta pazienza ed una buona dose di preparazione.
Ecco quindi 5 semplici suggerimenti che possono aiutare nella realizzazione di una buona fotografia di tramonto:
- Attrezzarsi con bevande calde: sembra banale ma il primo aspetto che col tempo ha scalato la mia classifica delle cose da fare assolutamente è proprio quello di avere un paio di thermos con una bevanda calda. Poco importa che sia caffè o altro, l’importante è che garantisca una fonte di calore fino a quando non sarà terminato l’appostamento.
- Scegliere la giusta location di ripresa: fotografare dal fondo valle ci espone quasi sempre al rischio di dover gestire un divario notevole in termini di luce tra il cielo ed il resto dell’immagine, soprattutto se si fotografa controluce. Scegliere una location ad una certa altitudine mitica questo problema oltre a rendere più gradevole la prospettiva in quanto l’angolo di ripresa sarà meno incidente.
- Avere pazienza: ho imparato a mie spese, spesso per via del freddo, che decidere di riporre macchina e cavalletto prima del tempo potenzialmente ci espone alla perdita di un’occasione. Ci vuole tanta pazienza e non sempre si ha la lucidità per fare le scelte giuste. Il freddo è terribile da questo punto di vista.
- Pianificare: è sempre indispensabile, sia per la scelta del luogo da cui fotografare che per quella del soggetto da riprendere. E’ importante sapere quanto tempo ci si impiega per raggiungere il luogo e di conseguenza quanto per rientrare tenendo presente che buona parte del cammino sarà ormai al buio. Inizialmente consiglio di scegliere luoghi che da una parte siano di facile accesso, ad esempio non presenti sentieri troppo impervi, mentre dall’altra che non diano troppi spunti fotografici. Questo perché troppe cose da fotografare molto spesso impediscono di concentrarsi adeguatamente su di un unico soggetto.
- Usare gli occhi: al di là di portare a casa belle fotografie, è indispensabile guardare e memorizzare quello che si sta vivendo. Sembra banale, ma invece non lo è. Quando “le cose” cominciano a farsi interessanti, concentratevi su quello che state guardando e fissatelo nella vostra memoria. Questo vi permetterà una volta a casa non solo di rivivere pienamente quel momento magico, ma vi darà uno spunto in più nella fase di post produzione delle immagini.
Insomma, i tramonti invernali vanno guadagnati.
Ho voluto raccogliere in questo post alcuni dei tramonti invernali degli ultimi anni che preferisco, vuoi per i ricordi che rievocano, vuoi per la bellezza della fotografia.




2 Comments
Sante parole! Le tue fotografie mi fanno sentire come se fossi la su, su quelle creste!
Beh lo scopo è anche quello. Permettere di viaggiare con la mente tornando a quei momenti fantastici vissuti insieme.