La settimana scorsa sono stato alla presentazione dell’ultimo libro di Michael Kenna, Alberi a Reggio Emilia presso la Galleria 13 che lo rappresenta in Italia.
Non potevo assolutamente perdermi l’occasione di conoscere di persona uno dei miei fotografi preferiti.
Ahimè la presentazione non è stata un gran chè in quanto l’acustica era pessima e onestamente chi ha condotto il dialogo ha divagato inutilmente su argomento che per quanto interessanti nulla avevano a che fare con il progetto del libro.

Detto ciò, per l’occasione ho avuto modo non solo di conoscere il maestro ma anche di visitare la mostra “Forms of Bodies, Trees and Lands” presso Palazzo da Mosto sempre a Reggio Emilia.
Da dove partire?
Innanzitutto posso dire che, come spesso ho notato, quando un grande fotografo, magari specializzato in un soggetto particolare, nel caso di Kenna parliamo di fotografia di paesaggio, si avvicina a tutt’altro, in questo caso il corpo umano, il prodotto che ne esce è sorprendente.
Spesso infatti ci si avvicina ad un nuovo soggetto senza i preconcetti e con la curiosità dettata dalla novità (stessa cosa vista l’anno scorso con la mostra di Paolo Pellegrin).
Ho visto alcune fotografie di nudo che mi hanno colpito. Mi hanno ispirato. Ho trovato almeno un paio di spunti per il mio progetto che non mancherò di indagare nel prossimo futuro.
E’ altresì molto molto interessante notare come quel formalismo geometrico tipico dei paesaggio di Kenna, scompaia completamente di fronte al corpo umano.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Tornando invece agli alberi ed al libro associato alla mostra, posso dire di aver visto almeno 4 immagini eccezionali tra quelle esposte.

E’ importante per me tornare sul concetto di geometria.
Quasi ogni fotografia di Michael Kenna presenta linee a formare elementi geometrici nei quali ritrovo un’assonanza con il mio occhio e di conseguenza con la mia anima.
La fotografia di Kenna è una fotografia dell’anima.
Leggendo la prefazione del libro, emerge questa sorta di animismo fotografico di fronte al soggetto Albero.
Che cos’è un albero?
Beh la risposta è piuttosto semplice, per scoprirla è necessario raggiungere un albero e parlarci…
Sto sfogliando il libro mentre sto scrivendo questo post e mi passano sotto gli occhi immagini straordinarie, alcune sorprendenti come ad esempio un riflesso in un stagno o un’ombra su un prato.
Le famigliari file di pioppi lungo il Po. Come le atmosfere brumose della bassa.
Qui c’è tanto profumo di casa.
Ritengo questo libro fonte di grande ispirazione. Gli Alberi sono meritevoli, oggi più che mai. Esprimono forse l’ultimo baluardo di resistenza contro il progresso tecnologico dell’uomo.
Ritengo questo libro una grande conferma del lavoro che io sto portando avanti con il progetto “Abitare Alberi”, chissà se un giorno vedrà la luce?
Gli aberi sono poesie che la terra scrive nel cielo – Khalil Gibran
Per gli amanti della natura, per gli amanti del bianco e nero, per gli amanti del rigore e del formalismo, per gli amanti di Michael Kenna Alberi è un libro che non può mancare nella vostra libreria.
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