Ci sono parole, in questo caso toponimi, che hanno la capacità di condensare in un unico termine un’intera gamma di significati, aspettative, emozioni.
Finistère
Con che aspettative ci si può avvicinare quindi ad una regione il cui nome significa letteralmente “fine del mondo”?
Guardo la cartina dispiegata sul tavolo e cerco di tracciare un itinerario per questa fine del mondo che affaccia sull’Oceano Atlantico.
Abbandonate le coste più “morbide” del versante nord, ci affacciamo alla costiera a picco del Finistère quando il sole sta volgendo al tramonto.

Un vento impetuoso soffia da ovest alzando le onde.
Gli schianti contro la roccia rendono impossibile parlarsi.
Comunichiamo a gesti mentre indichiamo un zona a qualche decina di metri più in basso dove il sole illumina la schiena delle onde che si infrangono furiose.

Un’immensa vasca da bagno ricolma di schiuma ecco cosa sembra il mare in questo momento.
Aggrappato al cavalletto nella speranza di evitare movimenti causati dal vento, mi riempio gli occhi di questi tramonti senza fine.
La stagione non è delle migliori e nonostante vari tentativi non riusciamo a cogliere il sole affondare nell’Oceano.
Poco male perché in compenso portiamo a casa la sensazione di completa futilità di fronte a tanta immensità che ci aiuta a trovare quella pace interiore di cui siamo sempre alla ricerca.
Lasciamo scendere lentamente la sera e nonostante la primavera sia appena iniziata, le giornate sono già molto più lunghe che in Italia.
I confini tra conosciuto ed immaginario si fondono per un attimo prima che il buio prenda il sopravvento.

Mentre sento salire l’umidità dalla sabbia pregna di acqua, penso che forse non ci meritiamo nemmeno un ruolo da comparse in questo spettacolo.
Lascio i pensieri a marcire nella palude salmastra e mi rifugio al caldo del nostro appartamento. Trenta minuti di doccia bollente per lasciarmi alle spalle le sferzate di vento ed acqua.
E’ chiaro che ci siamo lasciati qualcosa di importante alle spalle e nostro malgrado oggi ne paghiamo le conseguenze.
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