Uno a uno. Io vi cavo fuori. Ve lo giuro.Come fa il merlo nero con la neve, con il gelo. Che si appoggia sopra il bianco di una foglia. Con il becco tira fuori il chicco rosso dalla pigna. E dice “giuro”, poi lo ingoia. Giuro: a uno a uno, io vi cavo fuori, perché il nido è solo un trampolino.
Uno a uno. Io vi cavo fuori. Ve lo giuro.
Sulla gazza, quando smette di rubare, che ogni cosa intorno ha finito di brillare. Io vi cavo fuori e vi lucido e vi sfrego che siate lampada e dovete illuminare. Non è l’opaco a proteggere dal vero. Scintillate, a costo che la ladra vi venga a trafugare.
Uno a uno. Io vi cavo fuori. Ve lo giuro. Per il mistero di quel petto rosso, fiero messaggero che annuncia neve! E le sue ali apre in croce per mostrare un cuore in fiamme a zero gradi: “qualsiasi cosa intorno: vivi! Che il giorno è breve. L’amore è da buttare oltre le piume, per sciogliere la neve”.
Sollevo adesso la mia ala a tuo mantello, e dico: lo giuro.
Io prometto di custodire ogni nido, io prometto di proteggere ogni piuma, io prometto di vegliare sulla fiamma appena accesa.
cit. Annalisa Vandelli

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