E’ di Lorenzo Mattotti il manifesto del 71esimo Trento Film Festival che quest’anno andrà in scena dal 28 aprile al 7 maggio.
Come ogni rassegna che si rispetti, anche per il Trento Film Festival ogni anno sale l’attesa per conoscerne programma, ospiti e locandina.
Dalle parole del presidente del festival Mauro Leveghi leggiamo:
«Con il Manifesto di questa 71ª edizione possiamo dire che si chiude una sorta di trilogia, che era iniziata con Gianluigi Toccafondo e poi proseguita, nell’anno del Settantesimo, con Milo Manara. Una trilogia di opere di grandi autori italiani, che – ognuno col suo stile e la sua poetica – hanno messo al centro il complesso rapporto tra l’uomo e la natura»

In attesa di conoscere il programma dettagliato dei film in proiezione, possiamo però già fantaticare sul paese ospiti che quest’anno sarà l’Etiopia.
«La scelta di dedicare la sezione Destinazione… all’Etiopia vuole invitare lo spettatore, per la seconda volta dopo il successo della selezione dedicata al Marocco nel 2019, a confrontarsi con immagini e storie dal continente africano, scoprendo paesaggi e tradizioni di un Paese unico e affascinante, e affrontando fenomeni geopolitici epocali, ignorati o sottovalutati dalla lettura troppe volte miope proposta in Europa e in Occidente»
Sergio Fant, responsabile della programmazione cinematografica del Trento Film Festival
Nel corso degli ultimi 20 anni ho visto diverse proiezioni fotografie sull’Etiopia e su alcune delle meraviglie paesaggistiche che offre, sono quindi molto curioso di vedere invece delle opere cinematografiche su questa nazione in particolare perchè non solo i protagonisti saranno etiopi, ma anche perchè molti dei film saranno opera di registi locali.
Ritengo che questo aspetto contribuisca in maniera determinante ad allargare le prospettivi di quanti avranno l’opportunità di assistere a queste proiezioni.
Perchè è solo attraverso la contaminazione che si progredisce.
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