Se c’è una cosa di cui non sono mai stato capace e di cui continuo ad invidiare visceralmente agli altri è la capacità di disegnare.
Datemi una matita e l’unica cosa nella quale veramente eccello è tracciare linee dritte, nel momento in cui mi si chiede una curva, beh i giochi sono fatti. Ogni volta che vedo qualcuno disegnare vengo rapito dai gesti che compie per tracciare linee e dare forma ad un’idea o per rappresentare una scena. Per me è semplicemente inconcepibile. Ricordo un documentario visto qualche mese fa su Sky Arte a proposito di Karl Lagerfeld nel quale lo stilista raccontava per immagini le sue collezioni dall’inizio della sua carriera. Immagini ovviamente realizzate al volo con un semplice pennarello tra un racconto e un altro.
Semplicemente impossibile per me 🙂
Lo scorso weekend avendo qualche ora a disposizione, ho ritrovato un’immagine che forse si avvicina più di ogni altra al mio concetto di disegno. Si tratta di uno scatto realizzato in Ontario lo scorso inverno durante un’escursione di qualche giorno in un cabin di nostri amici. Terreno innevato, completamente immerso in foresta, mi ritrovo un’immagine che mi ricorda tantissimo il tratto del carboncino su carta bianca. E’ come se questa immagine fosse il punto di congiunzione impossibile tra la mia capacità di fotografare e la mia incapacità di disegnare. E’ un’immagine che più guardo più mi assorbe, è come se non fossi stato io a farla, come se per me fosse impossibile, non concepirne la natura o l’idea, ma fosse impossibile la realizzazione pratica.
Non lo so, lascio a voi ogni giudizio o anche solo il piacere di guardare questa immagine.
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[…] tratta di un’immagine a cui diedi a suo tempo il nome di “carboncino” per l’effetto molto simile a quello della grafite su di un foglio di carta. […]