Cosa saremmo senza gli alberi?
Se guardiamo all’intera nostra storia su questo pianeta, praticamente è solo ieri l’altro che vivevamo ancora in case di legno, ci riscaldavamo e cucinavamo bruciando legna, ci riparavamo sotto le chiome degli alberi.
Sembra secoli fa, ma era solo ieri l’altro.
Da risorsa di sopravvivenza, l’albero è diventato velocemente una risorsa economica per poi trasformarsi il più delle volte in un’impedimento al progresso o un costo scomodo da sostenere per curarlo.
Oggi siamo fermi qui! Si piantumano centinaia di alberi proclamando ai quattro venti l’anima green che falsamente indossiamo, lasciando poi senza cure schiere di piante destinate, nella migliore delle ipotesi, a rimanere storpie, nane o, peggio ancora, moribonde perché prive di acqua o cure.
Vivo in un ambiente totalmente compromesso e antropizzato. Conservo ricordi della mia infanzia nella quale il territorio era ancora in grado di raccontare storie e di permettere avventure. L’espansione degli abitati ha lentamente ma inesorabilmente eroso quelle aree di verde spontaneo, quegli alberi che come radicali ed estremisti avevano avuto l’ardire di accaparrarsi una porzione seppur piccola di terreno.

Quelli che oggi chiamiamo “polmoni verdi” nelle nostre città, altro non sono che delle riserve lasciate a loro stesse. Prede di un disinteresse fatto di proclami al bello e al buono, ma che al lato pratico celebrano solo “l’umanità” nella sua stupidità. Pagheremo un prezzo altissimo, non noi, ma i nostri eredi. Non i miei che non ne ho, ma i vostri.
In questo panorama desertico di devastazione e soprusi, sono incappato in un film prodotto da Patagonia che mi ha colpito per la bellezza e la dolcezza con cui si parla degli alberi. Un film che celebra le foreste, gli alberi, la Natura.
Treeline è un film che mi ha colpito per la pacatezza con cui si narra il rapporto dell’uomo con gli alberi, mi ha colpito per la poesia delle immagini. Come è possibile non commuoversi di fronte a tanta bellezza?
Come è possibile pensare che basti una piccola aiuola, per quanto bella, a salvarci dal baratro?
Quietly, patiently, trees endure. They are the oldest living beings we come to know during our time on earth. They provide our shelter, our fuel, our companions, and—in some cases—our divinity. They are living bridges into our planet’s enormous past, their obscure stories written into their rings over centuries and even millennia. Treelinetakes us to the enshrined cypress groves of Japan, the towering redcedars of British Columbia, and the ancient bristlecones of Nevada, following a handful of skiers, snowboarders, scientists and healers as they move through these giants and explore a connection older than humanity.
Treeline è disponibile su YouTube gratuitamente oppure direttamente qui sotto.
Invito tutti a guardarlo e a riflettere non tanto sul film in sé, ma su quello che ci circonda. Buttate un occhio fuori dalla finestra, uscite dalla porta di casa e riflettete.
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