Sì è proprio il caso di dirlo, quest’anno l’autunno è decisamente diverso dal solito, non certo per gli aspetti meteorologici, ma come è ovvio, per tutto quello che ruota intorno a questa situazione sanitaria per lo minimo confusa.
Come in anni ormai dimenticati, il cambio di stagione quest’anno è arrivato in orario e deciso. Due weekend di piogge e vento hanno definitivamente rimescolato l’aria della Pianura Padana.
Finalmente, dopo diversi tentativi ed un numero imprecisato di anni, sono riuscito a salire sulla vetta del Monte Giovo. Con questa salita ho terminato le vette che decorano la valle delle Tagliole a cui sono particolarmente legato.
Ho percorso la totalità del crinale che va dal Colle della Bruciata fino alla vetta del Monte Rondinaio Lombardo in tutte le stagioni e con le condizioni meteo più disparate. Nel cuore rimangono sicuramente la mia prima invernale al Rondinaio Lombardo e le innumerevoli visite al Lago Baccio ed al suo catino di origine glaciale.
![La vetta del Monte Giovo, prima salite di questo autunno 2020.](https://mani.photography/wp-content/uploads/2020/10/WhatsApp-Image-2020-09-27-at-09.28.40.jpeg)
Ma autunno è anche e sopratutto il momento dei colori. I boschi di faggio tipici dell’appennino emiliano-romagnalo si vestono a festa regalando sempre emozioni forti a chi sa cogliere la loro essenza dal sapore antico.
Le ripetute piogge di settembre hanno gonfiato i torrenti e finalmente quest’anno è possibile ammirare la potenza delle cascate immerse nei colori caldi di questa splendida stagione.
![Le cascate del Doccione nella veste autunnale](https://mani.photography/wp-content/uploads/2020/10/MAF20201010_AN10087.jpg)
L’esplorazione dei boschi richiede tanto tempo e tante energie. Spesso per poter raccontare al meglio un luogo è necessario inerpicarsi lungo pendii fortemente scoscesi oppure sono necessarie diverse ore di cammino per raggiungere punti di ripresa nuovi e non scontati.
Fa parte del gioco, fa parte della fotografia di paesaggio.
Fa parte della vita del fotografo che vuole raccontare la Natura secondo il proprio sentire.
![Il torrente Doccione.](https://mani.photography/wp-content/uploads/2020/10/MAF20201010_AN10157.jpg)
Ma autunno è sopratutto cambio di stagione e capita a volte di ritrovarsi in una di quelle giornate nelle quali il vento cambia direzione e in un attimo spazza via il sole portando nubi cariche di pioggia.
La bellezza del sole e dei colori viene soppiantata dalla bellezza primitiva degli elementi atmosferici.
![Un albero nell'autunno della sua vita](https://mani.photography/wp-content/uploads/2020/10/MAF20201010_AN10241.jpg)
Venti impetuosi spazzano le cime dei monti spazzolando le chiome dei faggi. Sono giornate fantastiche quelle in cui la luce va e viene. Nel giro di pochi minuti si passa dal rilassante e tiepido sole autunnale al freddo pungente di un vento che profuma già di inverno.
E’ inebriante poter vivere e sentire queste sensazioni a contatto con una Natura libera di esprimersi senza vincoli di sorta.
E’ allo stesso tempo terrificante la consapevolezza di quanto siamo insignificanti all’interno di questo scenario che è il pianeta Terra.
![Le chiome dei boschi sono spazzolate da un vento dal profumo già invernale](https://mani.photography/wp-content/uploads/2020/10/MAF20201010_AN10293.jpg)
![](https://mani.photography/wp-content/uploads/2020/10/MAF20201010_AN10445.jpg)
E’ innegabile come questi momenti vissuti in totale libertà ed abbandono all’ambiente siano impagabili.
Le ombre scure che all’orizzonte si stendono ogni giorno di più verso un’evoluzione sanitaria che nessuno è oggi in grado di prevedere, rendono queste uscite preziose oltre l’immaginabile.
Oggi non riusciamo a spingerci oltre la settimana per programmare ulteriori uscite, si vive alla giornata.
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