Oltre Dracula, un cammino invernale nei Carpazi, è il resoconto di Mario Casella, che tra il 2016 ed il 2017 percorre la catena dei Carpazi, 1500 chilometri da Bratislava, in Slovacchia, alle Porte di Ferro in Romania, esplorando una zona che è il baricentro dell’Europa continentale molto spesso dimenticata dal turismo ma invece sempre nel mirino delle industrie legate ad esempio al business del legname.

Con l’obiettivo di percorrere l’intera dorsale solo con l’ausilio degli sci, Casella si trova ad affrontare le situazioni più disparate. Dagli immancabili problemi legati al meteo invernale, agli incontri con personaggi degni di racconti mitologici. La cavalcata dei Carpazi ci porta nel cuore di quella Europa fino a ieri l’altro sotto il cappello comunista dell’Unione Sovieta, che oggi, a distanza di 30 anni, cerca ancora di trovare una propria anima.
Forte della sua esperienza come guida alpina, Mario Casella si avventura in attraverso boschi non addomesticati salendo su cime impervie rese ancora più “cattive” dall’inverno, quello vero, che alberga ancora in quelle lande.
Accompagnato sempre da guide locali, Casella entra in questo modo nella sfera privata di tante realtà che diversamente non arriverebbe a noi. Storie di vita dura e passionale. Tradizioni e culture lontane anni luci dal nostro tram tram quotidiano. Uno spaccato di un’Europa che sappiamo esistere solo per un colore su di una cartina geografica.
Ho trovato la lettura di questo libro/resoconto di viaggio particolarmente squisita. Già vincitore nel 2019 del “Premio della montagna Cortina d’Ampe” Ho scoperto un uomo, Casella, che grazie al suo approccio sempre molto umile, racconta le sue esperienze senza mai oltrepassare quel limite invisibile che divide un racconto tra resoconto e autocelebrazione.
Ho apprezzato moltissimo questo suo approccio volto a conoscere e documentare una zona montana così vasta disposta su tre paesi, Slovacchia, Ucraina e Romania. Documentazione che ha poi trovato sfogo in un video disponibile sul sito della RSI a questo link.
Confesso che a tre quarti del libro ho pensato: “Adesso faccio lo zaino e parto”. In effetti sono alcuni anni che pensiamo di trascorrere qualche settimana in Romania per esplorare le zone montuose. Un paio di anni fa sembrava fatta, ma poi all’ultimo avevamo dovuto dare forfait.
Leggere un libro che ti mette voglia di partire è uno dei modi migliori per rendere omaggio allo scrittore. Posso dire che nel panorama degli scrittori di viaggio Casella merita sicuramente un posto di primo piano.
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