Fedeli ai nostri principi di esplorazione di luoghi nuovi, questa primavera abbiamo dedicato un’uscita nel Parco delle Ofioliti nel comune di Montefiorino, provincia di Modena.
Le ofioliti sono rocce vulcaniche che prendono forma da eruzioni sottomarine che avvengono a profondità piuttosto elevate. La loro caratteristica principale è data dalla forma tondeggiante più comunemente conosciuta come cuscini o pillows.
Da un punto di vista geologico sono particolarmente importanti perché sono uno dei pilastri della tettonica a zolle.
La passeggiata si sviluppa intorno al Monte Calvario, appunto una delle più suggestive formazioni ofiolitiche della zona. Attraverso un bosco dominato da faggi e querce si scende dolcemente in direzione dell’alveo del torrente Dragone, da cui l’omonima valle.

Raggiungo il punto più basso del percorso alla nostra destra cominciamo ad intravedere l’enorme formazione rocciosa da cui siamo discesi e che domina l’intera valle.
Si tratta di una serie di formazioni a pinnacolo che emergono in maniera decisa dall’intero complesso vulcanico.
Una delle caratteristiche delle ofioliti è quella di essere particolarmente ricche di rame. Non a caso quindi nella zona di Montefiorino sono presenti alcune antiche miniere proprio per l’estrazione di questo minerale.
Percorriamo la base del massiccio ammirando incuriositi le curiose forme di queste rocce.

La primavera stenta a decollare quest’anno e la vegetazione ne risente in maniera chiara. Le querce non hanno ancora buttato le foglie nuove, e solo pochi alberi si sono concessi il lusso di sbocciare.
In poco più di 2 ore ci ritroviamo finalmente ad intraprendere il sentiero verso il punto di partenza. Risalendo un ripido costone ci addentriamo nuovamente nel bosco passando alla base delle ofioliti. Diverse tabelle informative indicano punti di interesse particolare. Ad esempio dove è possibile vedere i caratteristici cuscini di roccia.

Riguadagnata l’auto ci concediamo una passeggiata nel greto del torrente Dragone. Nonostante la tanta acqua di questa primavera, complice anche le abbondanti nevicate invernali, il torrente oggi non è particolarmente baldanzoso.

La pioggia ci costringe a riparare con la gambe sotto la tavola, cosa che non disdegniamo per nulla anche perché nell’ottima di conoscere una zona, le esplorazioni devono gioco forza includere anche gli aspetti enogastronomici.
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