Il paesaggio: un interessante editoriale di Carlo Alberto Pinelli uscito su Mountain Wilderness sul tema del significato del paesaggio.
Nell’articolo ho colto un paio di spunti che voglio mettere in evidenza. Il primo:
“Perché, senza dubbio alcuno, negli spazi naturali ciascuno di noi vede solo cosa ha imparato a vedere; vale a dire cosa la sua cultura di appartenenza gli suggerisce di vedere.”
Questa affermazione, sulla quale mi trovo particolarmente d’accordo, sintetizza in maniera disarmante il vasto pubblico che negli ultimi anni ha subito il fascino del richiamo verso la montagna portando con se usi e costumi del proprio luogo di provenienza, incapace spesso di andare oltre la cartolina o, peggio ancora, pretendendo, ed ottenendo, tutte quelle facility tipiche del popolo dell’apericena.
Il secondo un po’ più articolato dice:
Tuttavia resta vero che spesso l’apprezzamento per il valore culturale ed estetico del paesaggio fa difetto in chi ha con quel particolare paesaggio una quotidiana dimestichezza. Abbiamo a che fare qui con quella che è stata descritta come “ la sindrome del sagrestano”. La costante, ripetitiva contiguità di questo personaggio con gli aspetti più prosaici della gestione della chiesa in cui lavora, in molti casi finisce col renderlo insensibile alle suggestioni mistiche che il luogo sacro continua a suscitare invece negli altri fedeli. Sembra dunque che non abbiano poi tutti i torti coloro i quali sostengono che il paesaggio è opera dello sguardo di chi va verso di esso e vi si inoltra provenendo da altrove.
Qui ribaltiamo il punto di vista, chi vive quotidianamente di un luogo o più specificatamente di un paesaggio, finirà gioco forza nell’assuefarsi di quello scenario, aggiungo io, trasformandolo in una risorsa da depredare o usurpare piuttosto che da promuovere e preservare.
Il dibattito è aperto, dite pure la vostra.
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[…] la scorsa estate ne scrivevo riportando una citazione ahimè attualissima di Carlo Alberto […]
[…] già espresso in alcuni post, il mainstream attuale impone una visione ed una modalità dalle quali non è possibile svincolarsi […]