Ritorno su un post scritto poco più di un anno nel quale riportavo un articolo tratto dal magazine Gripped sul tema dei benefici della frequentazione della Natura.
Pensavo fosse un caso isolato invece mi sbagliavo di grosso.
Ritrovo infatti qualche settimana fa un articolo “più scentifico” sull’Indipendente che riporta uno studio (italiano) secondo il quale la frequentazione di boschi e foreste, in particolare di conifere, abbia dei risvolti estremamente positivi nella riduzione dell’ansia? Ah sì?!
Ora vi chiedo: negli ultimi 3 anni avete sofferto in una qualunque misura e modo di ansia? Io credo di sì. Va beh la risposta era semplice.
Non sentite già quell’odore tipico di resina delle pinete?
E’ ora di mollare il telefono e buttarsi immediatamente dentro un bosco!
Fermi tutti, facciamo un piccolo passo indietro.
Negli ultimi 3 anni, in particolare 2020 e 2021, si è fatto di tutto per scoraggiare le attività all’aperto. Sappiamo tutti il perchè ufficiale. Sappiamo anche che al 100% è stata una gran cazzata.
Ahimè ce l’hanno propinata ed indietro non si torna. O forse sì?
Il fatto di trovare in rete, ad esempio questo o questo, sempre più articoli su questo tema della “Natura cura”, mi lascia da una parte infastidito e dall’altra divertito.
Infastidito perchè oggi si sta cercando con ogni mezzo di riscrivere la storia con l’obiettivo di lasciare velocemente alle spalle le miriadi di cazzate che ai noi poveri cristi ci è toccato subire.
Mai come in questi tempi questa volontà di cancellare il passato è evidente.
Tranquilli, ve lo dico subito, io non dimentico nulla. Nulla di quello che ho dovuto subire, nulla dei danni provocati a me ed alla mia famiglia, nulla di quello che ho dovuto sopportare in oltre due anni di stronzate colossali.
Divertito perchè sta gente che scrive questi articoli scopre l’acqua calda. Quindi alè, tutti nei boschi che staremo divinamente (ve le ricordate le file in montagna nell’estate del 2020?).
Ora mi chiedo, com’è sta storia che la Natura cura se continuamente veniamo bombardati da reclame che invitano all’assunzione di qualunque farmaco anche per le cose più banali?
Onestamente ne ho le palle piene di queste valanghe di parole che oggi ci propinano una cosa come il vangelo per poi ritrattare tutto dopo domani in favore del nuovo comodo mantra.
Ormai non credo più a nulla se non alla Natura.
Di ritorno da 2 settimane in Bretagna, durante le quali di mie simili ne ho visti ed incontrati veramente pochi, posso dire che l’esposizione e l’immersione nella Natura ha prodotto gli effetti che immaginavo.
Relax, calma, freschezza, lucidità. Ce ne saranno sicuramente altri, ma adesso, a caldo, questi sono i primi che sento sulla punta della lingua.
Quindi gente, lasciate le parole al loro posto e trovare la vostra dimensione di Natura. Una dimensione che vi soddisfi e che vi rechi almeno qualche beneficio, ma fatelo per voi e non per mostrarvi toghi.
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