15 giugno 2024
Voglio aggiungere qualche riga in questa giornata di riposo per fissare le sensazioni di una notte passata a rigirami nel letto tra sensazioni di cadere nel vuoto, bruciore alle gambe e paure profonde come caverne ancestrali.
Al momento non trovo altro modo per sopravvivere a questo troppo se non facendo finta.
Domani è un altro giorno e si vedrà.
17 giugno 2024
Ancora una notte più o meno in bianco tra incubi di cadute e scivolate. La presenza incombente della montagna in questo momento è veramente ingombrante per il mio spirito, non so se riuscirò a sopportarlo.
Fin che mi tengo occupato la mente rimane distante dalle paure, ma appena mi rilasso un attimo ecco che i pensieri corrono lungo i pendii e le creste disegnando solo scenari catastrofici.
Decido allora di cercare nuovamente in rete la relazione della scalata.
Il sito ufficiale CAS (Club Alpino Svizzero), classifica la salita come un AD- che onestamente è oltre le mie capacità soprattutto tecniche. Cercando però in rete, tutte le relazioni che trovo la danno come PD e la cosa allora assume i connotati di un qualcosa alla mia portata.
Trovato un appiglio per la mia mente, finalmente riesco a rilassarmi un po’.
27 giugno 2024
Sono le 16:28 quando arriva il messaggio di Michele:
Ciao Filippo Proiezioni meteo paiono incoraggianti. Procedo con prenotazione rifugio? Poi inizio settimana prossima confermiamo
Boooooooom!!!! Panico!!!!
Come mio solito mi ero convinto che viste le condizioni meteo degli ultimi 10 giorni questa salita non era da fare, in verità è il mio abituale processo di messa in sicurezza di me stesso quando so di dover uscire dalla comfort zone.
Poco importa che si tratti di salire in cima ad un monte, parlare in pubblico, presentare un mio lavoro.
L’approccio è sempre quello e quindi, conscio di questo mio essere, mi lascio anche un po’ trasportare, come in questo caso, dalla volontà di Michele.
Ho fatto finta di nulla per oltre una settimana, ma ora i fantasmi si ripresentano tutti in una volta.
Per fortuna i giorni che mi separano da giovedì prossimo sono piuttosto intensi, magari riesco a non pensarci troppo.
28 giugno 2024
Notte brutta, sì brutta. Agitata come ogni volta prima di qualcosa di importante. Il coadiuvante del sonno è passato inosservato. Fortunatamente oggi è venerdì e domani mi aspettano i monti per capire un po’ le gambe.
Oggi passaggio veloce a Reggio Gas per acquistare un paio di guanti, indispensabili per la salita, quelli che ho vanno bene per la fotografia invernale e non per scalare.
Arrivo a casa un po’ sconsolato perchè non ho trovato i guanti, in compenso Michele mi informa di un cambio di itinerario importante.
Ha infatti sentito un collega e la neve, salendo da est, non è il massimo quindi si sale da ovest.
Non più dalla Chamanna da Boval ma dalla Chamanna da Tschierva.
Un cambio che forse non mi dispiace. Il rifugio, da vedere dalle foto, appare bellissimo e con un panorama importante.
Guardando un po’ le prenotazioni mi accorgo che per il weekend è già tutto esaurito e quindi, dopo un rapido scambio di messaggi con Michele, prenoto due posti per la notte del 4 luglio.
Sono emozionato, forse un po’ elettrizzato.
L’idea di non essere completamente solo in questa avventura mi da un po’ di sollievo. Dentro di me penso già che si possa tranquillamente lasciar andare avanti qualcuno che poi dove sono già passati altri posso passare anche io.
Pensieri puerili ma al momento mi attacco a qualunque cosa pur di tranquillizzarmi.
29 giugno 2024
Giornata dedicata ad una minimo di allenamento. Scelgo la salita al Corno alle Scale dal rifugio Segavecchia, poco più di 1000 metri di dislivello che archivio decentemente al netto di un zaino completamente vuoto.
La discesa invece lascia strascichi importanti alle ginocchia ed al piede sinistro.
1 luglio 2024
Risveglio dolorante, quasi peggio di ieri.
Le gambe sono durissime e il bruciore, soprattutto al ginocchio sinistro, è ancora presente.
Il morale è sotto le scarpe e la stanchezza, fisica e mentale, oggi si fa sentire con tutto il suo peso.
Non c’è molto da fare, domani ultima tappa da Cristiano per un ultimo trattamento, poi sarà il momento di camminare di nuovo.
In serata chiamata veloce di Michele per definire ora e luogo di ritrovo. Facciamo due chiacchiere, lui è tranquillo e mi raccomanda di non cercare relazioni, foto, ecc.
Pedissequamente obbedisco anche perchè la caga è già abbastanza e non servono rinforzini del caso.
2 luglio 2024
Dopo una notte discreta, il risveglio mi porta delle gambe in via di recupero quasi definitivo.
Il ginocchio sinistro non è ancora a posto, ma conto che ad andare a giovedì tutto sia più o meno ok, soprattutto il pollice del piede sinistro che spesso mi dà molto da fare.
Mancano 48 ore.
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