E’ stata una giornata splendida nella quale il sole finalmente l’ha fatta da padrone, sono da poco passate le 16 ed ormai le tenebre avanzano a passi veloci. Dal vicino lago si è alzata una bruma sinistra che galleggia a mezzaria. Intorno a noi il silenzio regna sovrano interrotto solo dal crepitio delle fiamme che danzano allegre salendo verso l’alto.
Il freddo è pungente e sicuramente siamo abbondantemente oltre i 10 gradi sottozero. Poche le parole che vengono scambiate, troppo faticoso, gli occhi invece sono fissi sul falò come se avesse la capacità ci catturare magicamente la nostra attenzione come solo una prima donna sa fare.
Sono momenti impagabili per noi abituati alla vita di città farcita di ogni comodità. Questa è l’ultima notte che passiamo al cabin e sarà con ogni probabilità la più gelida. Ci siamo lasciati alle spalle la civiltà per qualche giorno: niente luce elettrica, niente acqua corrente, copertura telefonica assente, come riscaldamento solo una stufa che funge anche da cucina. E’ un paradiso!
In silenzio contempliamo la natura che ci circonda con un pizzico di invidia, forse anche qualcosa in più. Lo sguardo rivolto verso l’alto a fissare un mare di stelle come non siamo abituati a vedere.
Leave a reply