Guardo questa cascata e la prima cosa che penso è: ma è un mostro!
Quel groviglio caotico di gibbosità che l’acqua ghiacciandosi ha creato, mi ricorda un mostro informe sul modello de “La Cosa”.
Nonostante la sua staticità, non posso non immaginarmelo mentre con movimenti sinuosi si amplia celando sotto di se chissà quali misteri.
Le cascate di Riva di Tures in Valle Aurina, sono uno spettacolo della natura durante il periodo primavera-autunno, il fragore che provoca l’acqua è secondo solo alla potenza che si sprigiona lungo il canyon che la porta a valle. Un’esplosione di acqua.
Nel periodo invernale, come è giusto che sia, appaiono invece come un mostro sornione in attesa del disgelo per liberare la loro potenza.
Oggi è piuttosto tranquillo. Incontriamo solo un uomo, fermo a rimirare le formazioni di ghiaccio. Se ne sta in silenzio fino a quando arriviamo di fianco a lui. Sta pensando immagino, poi mi rivolge la parola in un italiano approssimativo decantandomi i gioielli di questo spettacolo che insieme stiamo guardando. Non sa che sono un abituè di questo luogo, ma ascolto comunque volentieri quello che ha da dire. Ci salutiamo augurandoci “buona passeggiata”. Rimaniamo soli nell’anfiteatro della prima cascata. La presenza di neve rende più sicuro che in altri periodi la discesa al letto del torrente, in questo modo il mostro lo guardiamo dritto negli occhi mentre continua incessantemente la sua opera di crescita. E’ come guardare un quadro in movimento. Rimaniamo il tempo necessario per qualche scatto, un sogno, un pensiero. E’ già ora di proseguire.
________
Reinbach-Wasserfälle, Südtirol
© Ma.Ni. Adventure photography
Leave a reply